COS’È LA RICOSTRUZIONE MAMMARIA POST MASTECTOMIA
La vita delle donne che hanno subito una mastectomia (ovvero l’asportazione di una o entrambe le mammelle) è fortemente sconvolta: il seno rappresenta da sempre una delle caratteristiche fondamentali della femminilità e la sua menomazione ha comprensibilmente un impatto psicologico molto forte.
La ricostruzione mammaria è un intervento di chirurgia plastica che ha lo scopo di ricreare il seno asportato.
La mammella ricostruita non sarà mai identica a quella indenne da carcinoma ma tramite tale procedura è possibile ottenere risultati soddisfacenti sia per quanto concerne la forma che il volume.
Il chirurgo plastico ed eventualmente l’oncologo valuteranno, in base alla storia clinica della paziente, in quale momento sarà più opportuno procedere: molto spesso infatti è possibile effettuare la ricostruzione in concomitanza con l’intervento di mastectomia stesso.
COME SI SVOLGE L’INTERVENTO
La ricostruzione mammaria immediata si svolge in anestesia generale: dopo l’asportazione del tumore, una protesi viene inserita al di sotto del muscolo gran pettorale.
Purtroppo non molte donne possono affrontare questo tipo di intervento poiché nella maggior parte dei casi la mastectomia ha interessato anche parti di muscolo o è stata asportata una grande quantità di tessuti che rendono quindi difficile un adeguata e istantanea ricostruzione.
In questi casi si segue un iter che prevede più fasi: dapprima viene inserito al di sotto del muscolo gran pettorale un espansore – un “palloncino” in silicone – che, aumentando progressivamente di volume, ha lo scopo di preparare i tessuti ad accogliere una protesi definitiva che viene innestata dopo circa sei mesi.
Se il muscolo è stato troppo o del tutto asportato, prima di impiantare espansori e protesi è necessario trasferire dei tessuti come ad esempio il muscolo gran dorsale che viene traslato fino alla regione mammaria.
Nelle pazienti ove sia presente un eccesso di cute dell’addome è praticabile un’altra tecnica consistente nel trasferire un lembo muscolare-cutaneo (tram-flap) situato al di sotto dell’ombelico; in questo modo si crea un volume tale da rendere superflue ulteriori aggiunte.
La procedura viene completata con la ricostruzione del complesso areola-capezzolo.
IL POST INTERVENTO
A seconda del tipo di intervento subito è previsto un ricovero variabile di alcuni giorni.
I punti invece, se non biodegradabili, vengono generalmente rimossi dopo 10-15 giorni.
Per alcune settimane è inoltre necessario indossare una particolare guaina sia di giorno che di notte.
RISULTATI
Questo intervento di chirurgia plastica contribuisce a restituire sicurezza e femminilità alle donne le quali non sono più costrette a ricorrere ad artifici, quali ad esempio le protesi esterne, per mascherare gli esiti della mastectomia.
Le cicatrici dell’intervento non scompaiono mai del tutto ma tendono ad attenuarsi negli anni.
Sebbene rispetto al passato i risultati siano oggi molto soddisfacenti, ancora non è possibile ottenere seni perfettamente identici ed è per questa ragione che in certe occasioni viene valutata la possibilità di intervenire sulla mammella sana con procedure di chirurgia estetica quali mastoplastica e/o mastopessi.
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